Enogastronomia

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Tradizionale aperitivo Veneto: lo Spritz

Lo Spritz: un tradizionale aperitivo Veneto che affonda le sue durante la dominazione austriaca nel lombardo-veneto tra fine ‘700 e inizio ‘800, quando i soldati asburgici iniziarono a fare la conoscenza dei vini veneti. Spriz dal verbo tedesco spritzen significa “spruzzare”. Infatti i vini veneti di allora per gli austriaci era troppo forti e per addolcirne il sapore pensarono di “allungarli” con acqua gassata. Vino bianco e acqua gassata: fu questo il primo Spritz. Il cocktail dei giorni nostri nacque negli anni Venti, quando venne aggiunto il bitter. Ogni città del Triveneto rivendica piccole grandi differenze nella ricetta: a Padova si usa vino bianco frizzante, a Treviso Prosecco, a Venezia si usa un vino bianco fermo. Come bitter a Padova l’Aperol e a Venezia il Select. La ricetta veneziana: riempite di ghiaccio un calice di vino, versate nell’ordine il vino, il bitter e infine l’acqua o il seltz. Guarnite con una fetta d’arancia.

  • 1/3 di vino bianco frizzante;
  • 1/3 di bitter;
  • 1/3 di acqua frizzante

La cucina veneta si basa su una grande varietà di sapori, che trovano le loro radici nella storia e nella conformazione geografica della regione. I prodotti più diffusi sono polenta, salumi, baccalà, riso e fagioli, i quali caratterizzano molti dei piatti principali.

La cucina veneta ha una particolarità: a differenza di quello che succede con alcuni piatti di altre regioni, come l’Emilia Romagna e la Campania, (dove piadina e pizza sono esportate e famose in tutto il mondo, seppur con risultati non sempre assimilabili all’ originale), la gastronomia tipica del Veneto si può gustare specialmente nelle zone di coltivazione e produzione.

Questo garantisce un’unicità e genuinità straordinarie.

Il riso proviene dalle regioni arabe, con cui la Repubblica di Venezia era in stretto contatto commerciale e si comincia a coltivare a partire dal 1500 nelle pianure del veronese, dove tuttora viene prodotta la varietà vialone. Il riso in Veneto è cucinato in quaranta differenti maniere e si accompagna spesso a zucca, fagioli, asparagi, radicchio. Ma i piatti più famosi legati al riso sono i risi e bisi e i risi e figadini, due minestre a base rispettivamente di piselli teneri e carne di pollo; tra i risotti invece sono celebri quelli di pesce o crostacei.

Mentre i fagioli iniziano la loro diffusione insieme al granturco, è interessante raccontare come si sviluppa la coltura del mais. La polenta, che è uno dei cardini della cucina veneta, si prepara appunto partendo dalla farina di mais, pianta che è giunta nella Repubblica Serenissima nel 1500 come imposizione locale ai coltivatori, nonostante i contadini fossero restii alla sua produzione: addirittura in altre regioni come la Lombardia, la coltivazione del mais fu introdotta solo dopo la peste del 1600 per arginare i danni della carestia.

Il baccalà ha la sua provenienza dai mari settentrionali ed ha un’introduzione ancora posteriore: viene servito sulle tavole venete tutto l’anno, come aperitivo, primo, secondo, accompagnato da salse, creme o anche la polenta. Il baccalà alla vicentina è preparato in diverse varianti che utilizzano il latte, le patate ed altre verdure: la parte che non cambia, è la cottura di almeno due ore. Intorno a questi punti fermi della gastronomia del Veneto, al di là dei commerci e in virtù del solo lavoro dell’uomo, ecco tanti altri prodotti locali, apprezzati quanto diffusi.

Per prima cosa si ricordano i salumi (salame, soppressa, prosciutto crudo di Montagnana, ossocollo, pancetta) , i formaggi (Asiago, le varie caciotte e mille altri tipi) e tutti i prodotti derivati dal latte, ma in particolare, tra i prodotti dell’orto, l’ottimo radicchio che sta alla base di rinomate ricette, come il risotto al radicchio trevigiano, il radicchio cotto al forno ed il radicchio fritto. Impossibile non citare il grande chef Armando Zanotto il più grande esperto di questo ortaggio. Da citare il peperone, gli asparagi, la zucca.

L’unica pasta davvero tipica di questa regione, è rappresentata dai bigoli di Bassano, una sorta di spessi spaghetti realizzati con un torchio azionato a mano, con una superficie ruvida, adatta a trattenere i sughi. Il fatto che Venezia sia stata un’importante Repubblica marinara, spiega la diffusione delle spezie, ampiamente utilizzate in cucina e nel passato anche strumento per la conservazione degli alimenti: pepe e cannella, ma anche chiodi di garofano e uvette, sono parte integrante di molti piatti, in tutte le province della regione.

Tutti questi elementi, autoctoni e d’importazione, svelano i motivi della varietà e del gusto di tutta la gastronomia del Veneto, forte di un sapore tradizionale che mai eccede nel dolce e nel salato. Un piatto che ben rappresenta questo equilibrio sono le sarde in saor, dove il pesce viene fritto e poi condito con aceto, pinoli, uvetta e cipolle abbrustolite. Questa preparazione è applicabile non solo con le sarde ma altri tipi di pesce, che in questo modo può essere consumato anche nell’arco di diversi giorni.

Un altro piatto storico è l’oca in onto, dove la carne si conserva nell’olio, insieme ad aglio, rosmarino, sale e pepe, cucinata dapprima lentamente in modo da fare uscire la maggior parte del grasso; ultimata la cottura la carne si priva della pelle e va tagliata a pezzetti, e si può conservare in barattoli di vetro riempiti a strati dal grasso colati, anche per dei mesi. Famosi, specie nel Trevigiano, i radici e fasioi, consistenti in una zuppa di fagioli da versare calda su un piatto di radicchio, preferibilmente castellano o trevigiano

Tra i dolci più legati alla tradizione, oltre la torta sabbiosa, vanno certo ricordati gli zaletti alla veneziana, il cui nome richiama il colore giallo della farina utilizzata per la loro preparazione. La ricetta originale è molto semplice, e si basa su acqua tiepida, farina, lievito e glassa, con burro opzionale. Un altro dolce molto diffuso, sono gli spiedini Golosessi: in un bastoncino di legno vengono infilzati fichi secchi, noci, albicocche precedentemente immersi nello zucchero caramellato.

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ALCUNI ESEMPI DI OTTIMI LOCALI A CONEGLIANO E DINTORNI

A Casa De Giorgio Via P. Caronelli, 5, Conegliano TV Telefono: 0438 336918 Chiuso lunedì Lumache gratinate e altre specialità trevigiane tra foto storiche e bottiglie in un curato locale familiare .

Ostaria Al Bacareto Via Cavour Camillo Benso 6 Conegliano (TV) TEL: 0438411666 Aperto tutti i giorni dalle 08:00 alle 01:00, escluso il lunedì. Suggestiva taverna in pieno centro di Conegliano, nella quale coesistono felicemente tradizioni veneziane (i famosi cicchetti, antenati veneziani del finger food) e toscane. Avvolgente serenità.

Ristorante Al Salisà Via XX Settembre 2/4 Conegliano (TV) Tel: 0438 24288 chiusura: Mercoledi: tutto il giorno Giovedi: a pranzo
Spazi suggestivi ed accoglienti, a cominciare dalla veranda che si appoggia sul muro di cinta della Conegliano del XVI secolo Tipicità regionali, del territorio e innovazioni culinarie.

Trattoria Stella via Accademia 3, Conegliano, Italia +39 0438 22178
Subito dopo piazza Cima, di fianco al teatro Accademia. Entri e ti immergi nella Conegliano storica, con stemmi delle famiglie nobili locali sulle pareti. Piatti corposi della tradizione veneta.

Trattoria Costabella Via della Guizza, 4, Conegliano Telefono: 348 952 1664 Chiuso giovedì e venerdì a pranzo Ristorante di cucina tradizionale, a pochi passi dal Podere di Costabella.

Ristorante La Dama Via Conegliano, 39, Susegana Telefono: 0438435389 Chiuso domenica e lunedì Sulla statale fra Conegliano e Susegana, arredamento provenzale, cucina favolosamente creativa dello chef Stefano.

Ristorante Locanda Al Sole Piazza Feletto, 5,  Rua di Feletto  Telefono: 0438 486040 Ambiente piacevolmente rustico, suggestiva terrazza con panorama sulle colline del prosecco. Buona cucina che spesso conuiga tradizione ed innovazione. Buona carta dei vinoiu

Trattoria Al Forno Viale degli Alpini, 5, Refrontolo Telefono: 0438 894496 Chiuso lunedi e martedi, Affascinante trattoria con il tipico larin (camino) dove vengono cucinate favolose costate. Tradizione, cultura, attenzione ai prodotti e alle erbe locali.

Osteria Ripasso Via Francesco Fenzi, 32, Conegliano  Telefono: 347 839 0718 Aperto a cena tranne il lunedì Cucina creativa, coniuga tradizione ed innovazione. Piatti vegani attraenti, ottima cantina

Caffè Al Teatro piazza Giovanni Battista Cima, 3, Conegliano  Telefono: 0438 32995 Sempre aperto Tipico locale coneglianese con gestione giovane ed attenta. Ottimi ombre e cicchetti, bello spazio all’aperto nella storica piazza Cima

Bar Genny Viale Istria, 2, Conegliano  Telefono: 0438 22100 Chiuso sabato e domenica Genny ai fornelli e Miche al banco: grande affidabilità e simpatia. Ottima scelta di vini e cibi

Osteria Due Spade Via B. Marco Ongaro, 69, Conegliano Telefono: 393 650 4001 Sempre aperto dalle 18 in poi A dire la verità sarebbe “enoiteca”, il che sta ad indicare che la scelta e la disponibilità dei vini è massima. Affascinante l’interno, con un pezzo del muro di cinta della Conegliano medievale

Ciotta’s bar Via P. Caronelli, 39,  Conegliano Chiuso la domenica Simpatia e disponibilità dei fratelli Giorgio e Roberto. I più buoni toast di Conegliano

Bar Principe Piazza Martiri della Libertà, 1,Susegana Telefono: 0438 181 0696 Sempre aperto Ristobar dove puoi bere ottimo vino e mangiare piatti appetitosi a prezzi molto convenienti. Ambiente giovane molto simpatico

Podere di Costabella | Enogastronomia